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Data aggiornamento: 2012/05/16
Codice sito fa18033 Codice archivio 24292
Argomento Esegesi
Domanda concisa
A che cosa si riferiscono le parole saduqatihinna e ajurahunna presenti nel Corano?
Domanda
Che cosa riguardano le parole saduqatihinna e ajurahunna presenti nel Corano?
Risposta concisa

La parola saduqatihinna[1] è utilizzata nel contesto del matrimonio a tempo indeterminato, il cui dono nuziale (mahr) è stato chiamato sadaq[2]. Il versetto che contiene questo termine si riferisce ad un ovvio diritto delle donne, e sottolinea che il marito è tenuto a pagare il dono nuziale della moglie[3], a meno che ella non vi rinunci[4].

Inoltre questa parola in modo implicito indica la sincerità (in arabo sidaqat) nell’atto del matrimonio[5].

La parola “ajurahunna[6], invece, riguarda la questione del matrimonio a tempo determinato (mut'ah) e dice: “Per le donne che sposate a tempo determinato, il dono nuziale deve essere pagato obbligatoriamente”[7].

 

Questa domanda non ha una risposta dettagliata.

 


[1] Sacro Corano, 4:4:

"وَ آتُوا النِّساءَ صَدُقاتِهِنَّ نِحْلَةً فَإِنْ طِبْنَ لَكُمْ عَنْ شَيْ‏ءٍ مِنْهُ نَفْساً فَكُلُوهُ هَنيئاً مَريئاً"

“E date alle vostre spose il loro dono nuziale, come sincero dono. Se esse, di propria spontanea volontà, ve ne donano una parte, godetevela pure e che vi sia sana e dolce”.

[2] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 262, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH; Seyyed Mohammad Hosseyn Tabatabai, Al-Mizan fi Tafsir al-Qur'an, vol. 4, pag. 169, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, quinta ristampa, 1417 AH.

[3] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 262, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH; Seyyed Amir Abul-Futuh Hosseyni Jorjani, Ayat al-Ahkam, ricerca: Mirza Valiollah Eshraqi Sarabi, vol. 2, pp. 329 e 330, Entesharat-e Navid, Teheran, prima stampa, 1404 AH.

[4] Seyyed Amir Abul-Futuh Hosseyni Jorjani, Ayat al-Ahkam, ricerca: Mirza Valiollah Eshraqi Sarabi, vol. 2, pag. 330, Entesharat-e Navid, Teheran, prima stampa, 1404 AH; Fadhl ibn Hasan Tabarsi, Majma' al-Bayan fi Tafsir al-Qur'an, prefazione di Mohammad Javad Balaghi, vol. 3, pag. 12, Entesharat-e Naser Khosro, Teheran, terza ristampa, 1993.

[5] Seyyed Mohammad Hosseyn Hosseyni Hamedani, Anvar-e Derakhshan, ricerca: Mohammad Baqer Behbudi, vol. 3, pp. 342 e 343, Ketabforushi-e Lotfi, Teheran, prima stampa, 1404 AH.

[6] Sacro Corano, 4:24:

"... فَمَا اسْتَمْتَعْتُمْ بِهِ مِنْهُنَّ فَآتُوهُنَّ أُجُورَهُنَّ فَريضَةً ..."

“alle donne che sposate a tempo determinato,  dovete obbligatoriamente versare a esse il loro dono nuziale”.

[7] Naser Makarem Shirazi, Tafsir-e Nemuneh, vol. 3, pag. 335, Dar al-kutub al-islamiyyah, Teheran, prima stampa, 1995 AH.

 

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