Questa domanda si compone di due parti:
1. Cosa significa che il Profeta (S) era
ummi?
2. Se essere
ummi significa essere analfabeti, ciò come fa a trovare rispondenza al fatto che il Profeta leggeva l'universo e conosceva i segreti del mondo?
In risposta alla prima parte dobbiamo dire che viene definito
ummi (illetterato) chi non ha imparato né a leggere né a scrivere
[1]. Anche il Profeta (S) viene definito
ummi perché non imparò né a leggere né a scrivere da nessuno
[2]. Il fatto che il Profeta dell'Islam (S) era
ummi, storicamente, è una questione chiara e certa, poiché la storia testimonia che egli, sia prima che dopo l'investitura profetica, non imparò né a leggere né a scrivere da alcun insegnante. Questo perché, da un lato, la maggior parte della gente dell'Hijaz all'epoca del Profeta (S) era analfabeta e non sapeva quindi né leggere né scrivere, e dall'altro, tra di loro non esisteva una figura professionale dedita all'insegnamento. Pochi di loro possedevano tale scienza: in totale solo diciassette persone. Se il Profeta Muhammad (S) avesse imparato a leggere e scrivere da qualcuno della comunità, certamente la gente l’avrebbe saputo
[3].
Inoltre, considerando la presenza di dissidenti che cercavano qualsiasi modo per accusare quel Nobile e attribuirgli caratteristiche improprie, se egli fosse stato alfabeta, naturalmente l'opposizione non l'avrebbe ignorata e avrebbe sostenuto che il Profeta (S), considerata la sua capacità di leggere e scrivere, aveva ottenuto tali insegnamenti da altri e che essi non avevano alcuna origine celeste
[4].
Gli eventi storici indicano che il Profeta (S) anche a Medina, dopo l'investitura a profeta, non lesse né scrisse alcun testo; il trattato di Hudaybiyyah ne è uno degli esempi più famosi
[5].
Il Santo Corano per questa realtà, oltre al termine
ummi, ha utilizzato anche altre espressioni, come: “
Prima di questo non recitavi alcun Libro e non scrivevi con la tua destra; [ché altrimenti] coloro che negano la verità avrebbero avuto dubbi”
[6]. Oppure, in un altro versetto dice: “
Tu prima non conoscevi né la Scrittura, né la fede...[7]”
[8].
Come può invece esserci rispondenza tra l'essere
ummi e un profeta che conosce tutti i segreti dell'universo? In risposta dobbiamo dire che, sebbene nei versetti riguardanti l’essere
ummi, il Profeta (S) e gli altri sono stati citati con un attributo comune
[9], tuttavia tra l'essere
ummi del Profeta (S) e quello degli altri c'è molta differenza. Quel che è certo è che
ummi non ha lo stesso significato in tutti questi, poiché in merito al popolo ebraico è stato utilizzato per rimproverare, il Corano dice: "
E tra loro ci sono illetterati (comuni persone mortali), che hanno solo una vaga idea delle Scritture, sulle quali fanno vane congetture"
[10], e riguardo agli arabi dice: "
E di' a coloro che hanno ricevuto il Libro e agli illetterati: «Vi siete sottomessi?»"
[11], anche in questo caso è considerato come un difetto, mentre per il Profeta (S) è un attributo di perfezione, elogio e prova della sua missione e miracolosità. Come l'attributo di orgoglio che per il Signore dell'universo è un attributo di lode, mentre per altri all'infuori di Lui ha una valenza negativa
[12], poiché l'importanza e il valore della lettura e della scrittura come arte, sono che una persona possa utilizzare questi strumenti per usufruire delle opinioni e dei pensieri altrui tramandati nelle loro opere, affinché aumenti le proprie conoscenze. Il Profeta (S), che era il più intelligente e sapiente della gente e il più nobile delle creature, non aveva bisogno delle conoscenze umane da necessitare di imparare a leggere e scrivere. Colui cui Dio ha insegnato tutte le scienze, dalla prima all'ultima, in una volta sola, che nessuna persona sarebbe in grado di ottenere, che bisogno ha di saper leggere e scrivere?
Per questo motivo alcuni esegeti hanno detto: “Tra le caratteristiche del Profeta, essere
ummi è un segno della sua profezia e una prova della sua missione, grazie ad essa (tale caratteristica) possedeva tutte le conoscenze dalla prima all'ultima, informava in merito all'occulto del cielo e della terra, e invitava la gente alla retta via”
[13].
L'utilizzo dell'attributo
ummi per il Profeta (S), e
ummiyyn (pl. di
ummi) per la gente araba è per rendere consapevoli le persone dell'infinita potenza di Dio, che tra gente ignorante e analfabeta, ha elevato un uomo illetterato e senza studi, per leggere loro i versetti di Dio, purificarli dalle loro false credenze e insegnare loro il Libro, la scienza e la saggezza
[14]. In tal modo, considerato che il Corano è composto di numerose scienze, il fatto che è stato portato da qualcuno che non ha imparato né a leggere né a scrivere, è considerato un miracolo divino
[15].
Per ulteriori informazioni, cfr.:
Dayirat al-Ma'arif Farhangh-e Qor'an, lemma
ummi.