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Data aggiornamento: 2010/10/07
Domanda concisa
Cos’è lo sharab tahur (bevanda purificante)?
Domanda
Cos’è lo sharab tahur (bevanda purificante)?
Risposta concisa

Sharab nella terminologia araba significa bevanda e tahur ciò che è puro e purifica. Dai vari versetti del Corano si comprende che in Paradiso sono presenti diverse bevande salubri, pure e di qualità diverse. In un versetto del Corano è stato utilizzato il termine sharab tahur: “E il loro Dio li disseterà con lo sharab tahur”. Per quanto riguarda il significato di sharab tahur vi sono tre opinioni:

1.     Alcuni sostengono essere un tipo di bevanda che viene bevuta dopo i cibi del Paradiso e che purifica tutti i residui interni e, in seguito, dalla pelle del corpo traspira solamente una sostanza profumata.

2.     Altri dicono che è il combustibile per i viaggi spirituali, come è stato tramandato dall’imam Sadiq (A): “Quando il credente beve lo sharab tahur volta le spalle a ogni cosa all’infuori di Allah e presta attenzione al Signore (Dio)”. L’imam Baqir (A) disse: “Quando i credenti bevono un sorso di quella bevanda, Dio, attraverso essa, purifica i loro cuori dall’invidia”.

3.     Un gruppo ha scelto una via di mezzo e dichiara: Poiché l’essere umano è un miscuglio di bellezza tra la terra scura e lo spirito di Dio, Iddio oltre al sostentamento mondano ha stabilito dei profitti spirituali per lui, e poiché gli esseri umani nel viaggio spirituale sono diversi, anche i loro profitti paradisiaci varieranno. In alcuni versetti del sacro Corano le bevande paradisiache sono citate insieme ai coppieri più belli, descritti con incantevoli visi e corpi, sguardi casti e occhi grandi, che con un calice del miglior liquore girano tra la gente del Paradiso, un liquore bianchissimo che dona un piacere particolare a chi lo beve, non devia l’intelletto e non procura uno stato di ebbrezza negativa. In altri versetti viene riportato che alcuni individui, definiti probi (abrar), si dissetano con una bevanda salubre chiamata rahiq makhtum sulla quale è impresso il timbro muschiato della preservazione dal falso ed è immune da ogni impurità. I muqarabbun (coloro che si sono avvicinati a Dio il più possibile), invece, gioveranno della bevanda della fonte del tasnim il cui coppiere è Allah, e il suo calice, la realtà pregiata della Sua conoscenza e dell’amore per Lui. Il nobile Profeta (S) disse: “Il tasnim è la bevanda più pregiata del Paradiso che bevono Muhammad (S) e la sua Famiglia (A), e i “compagni della destra” e il resto della gente del Paradiso bevono un suo composto”.

Conclusione: Così come gli esseri umani occupano diversi livelli in questo mondo, anche in Paradiso vi saranno vari gradi e il giovamento che ne trarranno sarà adeguato alla loro capacità spirituale; per questo motivo nel Corano vengono definiti in modo diverso. Presso Dio alcuni vengono chiamati “compagni della destra”, altri abrar e altri ancora muqarrabun; e il loro giovamento varierà in base al loro grado.

Risposta dettagliata

Sharab, secondo la terminologia araba, significa bevanda[1] e anche nel sacro Corano è stato utilizzato con questo significato: “E vi sono a loro disposizione molti frutti e bevande”[2], “Ha inviato dal cielo dell’acqua da cui deriva la vostra bevanda”[3]. Tahur è una cosa pura[4] e che purifica[5]: “E abbiamo inviato dal cielo dell’acqua purificante”[6].

Sharab tahur:

Da diversi versetti si comprende che in Paradiso sono presenti diversi tipi di bevande salubri e pure[7] di diverse qualità. I liquidi che scorrono nei fiumi del Paradiso sono diversi da quelli della terra sia dal punto di vista dell’essenza che della qualità, poiché nei fiumi di questo mondo non scorre altro che acqua e inoltre queste acque col tempo diventano maleodoranti; i liquidi dei fiumi del Paradiso, invece, come si può comprendere dai versetti coranici, da questi due punti di vista hanno delle caratteristiche speciali. Il sacro Corano accenna a quattro bevande che scorrono nei quattro fiumi del Paradiso[8]: rivi d’acqua per dissetarsi, rivi di latte per sfamarsi, rivi di miele per delizia e vigore, e rivi di vino per allietare. Queste bevande sono state create in modo da non avariarsi né alterarsi col tempo.[9]

In altri versetti viene nominata rahiq makhtum o tasnim[10], oppure una bevanda mischiata a canfora[11]o zenzero[12]. In un versetto viene definita sharab tahur: “E il loro Dio li disseta con sharab tahur”[13], e il coppiere è Dio stesso.

Le opinioni degli esegeti:

Le opinioni degli esegeti riguardo alla speciale bevanda vitale del Paradiso, possono essere sintetizzate in tre concetti:

1.     Sharab tahur è un tipo di bevanda che la gente del Paradiso beve dopo i cibi paradisiaci e purifica tutti i residui interni, e dalla pelle del corpo traspira solamente una sostanza profumata.[14] Questa interpretazione è un tipo di comprensione mondano delle grazie e dei cibi del Paradiso, però con qualità e caratteristiche migliori, e maggior piacere. Alcuni hadìth[15]e versetti del sacro Corano espongono le bevande paradisiache insieme ai coppieri più belli, descritti con incantevoli visi e corpi, sguardi casti e occhi grandi, che con un calice del miglior liquore girano tra la gente del Paradiso, un liquore bianchissimo che dona un piacere particolare a chi lo beve, non devia l’intelletto e non procura uno stato di ebbrezza negativa.[16]

2.     Esso indica il combustibile per il viaggio spirituale; nell’esegesi “Al-Mizan” si accenna alla purificazione spirituale di questo sharab tahur che elimina le contaminazioni come la negligenza verso Dio e ciò che ostacola l’attenzione verso di Lui.[17] Dall’imam Sadiq (A) è stato tramandato che: “Quando il credente beve lo sharab tahur volta le spalle a ogni cosa all’infuori di Allah e presta attenzione al Signore (Dio)”[18]. Nell’esegesi del libro “Atyab al-Bayan” è stato riportato che lo sharab tahur purifica i cuori degli abrar dall’etica negativa, dalle caratteristiche meschine, dai pensieri deviati, dalla tristezza e dalle bassezze.[19] In un hadìth dell’imam Baqir (A) viene riportato che quando i credenti bevono un sorso di questa bevanda, Iddio attraverso esso purifica i loro cuori dall’invidia.[20] Alcuni sapienti affermano: Poiché la purezza totale sono l’immersione nell’unicità originale e il distaccamento totale da ciò che è all’infuori di Dio, ogni cosa che non sia in armonia con essi, non possiede questa purezza, ma abbeverandosi con una bevanda dalla mano (metaforica) di un tale Coppiere, l’essere umano viene purificato da tutto ciò che è all’infuori di Dio. Questo contenuto è presente come principio universale negli insegnamenti dell’Ahlul Bayt (A).[21] Dall’imam Sadiq (A) è stato tramandato che: “Questa bevanda purifica il loro corpo e la loro anima da ogni cosa, tranne che dall’essenza pura e unica di Dio; poiché solamente l’essenza pura di Dio, il Suo ricordo e il Suo nome possono allontanare l’impurità e l’illecito dall’essere umano.[22]

3.     Un gruppo di esegeti ha scelto una via di mezzo e dichiara:[23] Poiché l’essere umano è un composto di bellezza tra la terra scura e l’anima di Dio, oltre alla soddisfazione materiale, vi sono anche dei profitti spirituali … e giacché gli umani sono diversi nel loro viaggio spirituale, anche i loro profitti paradisiaci saranno differenti. Alcuni individui, definiti abrar, si dissetano con una bevanda salubre chiamata rahiq makhtum sulla quale è impresso il timbro muschiato della preservazione dal falso ed è immune da ogni impurità. Il profitto dei muqarrabun è la bevanda della fonte chiamata tasnim che è purissima e la migliore. In un hadìth il nobile Profeta (S) dice: “Il tasnim è la bevanda più nobile del Paradiso che bevono Muhammad (S) e la sua Famiglia, mentre i “compagni della destra” e l’altra gente del Paradiso bevono un suo composto”[24], in questo caso, il coppiere è Dio stesso: “E il loro Dio li disseta con sharab tahur”[25], e il suo calice è la pregiata realtà della conoscenza di Dio e l’amore per Lui: “Certamente i giusti (abrar) saranno nella delizia … berranno un nettare puro, suggellato (rahiq makhtum)... ”[26].

Da ciò che è stato detto, si può comprendere che così come in questo mondo gli esseri umani possiedono diversi livelli di perfezione, anche in Paradiso avranno dei gradi diversi e il loro giovamento sarà bilanciato con la loro capacità spirituale. Per questo motivo il Corano li indica in diversi modi: alcuni presso Dio vengono chiamati “compagni della destra”, altri abrar e altri ancora muqarraban. In base ai loro gradi gioveranno del Paradiso. Ciò che è ovvio è che i profitti paradisiaci sono pieni di piacere, gioia e vitalità, però in modo diverso da come sono concepiti in questo mondo.



[1] Qurashi seyyed Alì Akbar, Qamus Qor'an, vol. 4, pag. 12.

[2] Sacro Corano, 38:51.

[3] Sacro Corano, 16:10.

[4] Qamus Qor'an, vol. 4, pag. 242.

[5] Fakr Razi, Tafsir al-Kabir, vol. 30, pag. 254.

[6] Sacro Corano, 25:48.

[7] A quanto pare la purificazione delle bevande paradisiache è diversa da come viene intesa in questo mondo, poiché le impurità in Paradiso non esistono e ciò che s’intende sono i livelli di perfezione e progresso.

[8] Sacro Corano, 47:15.

[9] Makarem Shirazi Naser, Payam-e Qor'an, Tafsir Mozu'y, Ma'ad dar Qor'an, vol. 6, pag. 244.

[10] Sacro Corano, 83:27-28.

[11] Sacro Corano, 76:5-6.

[12] Sacro Corano, 76:17-18.

[13] Sacro Corano, 76:21.

[14] Fakr Razi, Tafsir al-Kabir, vol. 30, pag. 254. Majma' al-Bayan, vol. 10, pag. 623.

[15] Cfr. hadìth di Abdollah ibn Sinan tramandato dalll’imam Sadiq (A) nel libro Nur al-Thaqalayn, vol. 5, pp. 32-33, hadìth 30.

[16] Sacro Corano, 37:45-47, 43:71.

[17] Tabatabai Mohammad Hosseyn, Tafsir al-Mizan, traduzione Musavi Hamedani, Bonyad-e 'elmi fekr-ye Allamah Tabatabai, 1984, vol. 20, pag. 361.

[18] Manhaj al-Sadiqin, vol. 10, pag. 110; Majma' al-Bayan, vol. 10. pag. 623. 

[19] Tayyib seyyed Abdu-l-Husayn, Tafsir Atyab al-Bayan dar Tafsir-e Qor'an, vol. 13, pag. 327.

[20] Tafsir-e Safi az Kafi, riportato dal tafsir Ahsan al-Hadith, sayyid Alì Akbar Qurashi, vol. 11, pag. 27.

[21] Javadi Amoli, Tafsir Mozu'y Qor'an dar Qor'an, vol. 5, pag. 298 e 302.

[22] Tabarsi, Tafsir Majma' al-Bayan, vol. 10, pag. 623.

[23] Javadi Amoli, Tafsir-e Tasnim, Esra’, prima stampa, 1999, vol. 1, pag. 27.

[24] Bihar al-Anwar, vol. 44, pag. 3; 'Ilm al-Yaqin, vol. 2, pag. 1253, riportato dal Tafsir-e tasnim.

[25] Sacro Corano, 76:21.

[26] Sacro Corano, 83: 22 e 25.

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