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Dimostrare l’imamato dell’imam Alì (A)
Mercoledì, 24 Febbraio 2021Non c’è dubbio che per poter permanere, la struttura della religione islamica necessiti di un protettore e amministratore, di persone degne e infallibili che insegnino le scienze e le norme religiose alla gente, ed applichino le sue precise leggi nella società islamica. Poiché uno degli scopi della creazione è il guidare l’umanità verso la Retta via, la saggezza di Dio Misericorde presuppone che, dopo la morte del nobile Profeta (S), per proteggere la religione e guidare la gente, Egli nomini una guida e non abbandoni la gente al proprio intelletto limitato, spesso soggiogato dalla concupiscenza.
Per capire il motivo per cui è stato specificato il nome del Profeta (S) dobbiamo innanzitutto comprendere il fine di questa parte del versetto:
La commemorazione di lutto per l’imam Husayn (A) fonte di vita per la società islamica
Martedì, 25 Agosto 2020Le vicende passate di ogni società o popolo possono influenzare notevolmente il suo futuro o quello altrui. Se questo avvenimento è una vicenda benefica ed è stata a suo tempo fonte di benedizioni, riesaminarla e tenerne vivo il ricordo potrà donare nuove benedizioni e dimenticarla, potrà essere causa di danni irreparabili alla civiltà umana. Infatti, gli eventi importanti avvenuti nel corso della storia umana sono costati cari, sia in senso materiale che spirituale, a ogni popolo, come la perdita di grandi figure, sforzo, sofferenza e privazioni, ecc.
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Sabato, 27 Giugno 2020L’imam Husayn (A) e il suo rifiuto di bere acqua nel giorno d’Ashurà
Giovedì, 29 Novembre 2012- I Profeti e gli infallibili Imam (A), nei propri lavori e nella vita quotidiana in generale, erano obbligati ad utilizzare la scienza e la forza naturale, non compivano quindi miracoli o azioni soprannaturali, se non in casi particolari e con il consenso divino, dove era opportuno per la religione di Dio e la guida della gente.
- L’imam Baqir (A) disse: “Il nome di Dio ha settantatré lettere. Presso Asif ibn Barkhya c’era una lettera ed utilizzando quella sola lettera portò il trono della regina Bilqis di Saba al profeta Salomone (A); le altre settantadue lettere del nome di Dio sono presso di noi”[1].