Ricerca Avanzata
Visite
20423
Data aggiornamento: 2011/08/20
Domanda concisa
Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
Domanda
Sono uno studente. Nonostante m’impegni molto, non riesco a comprendere alcuni concetti. Potete consigliarmi dei versetti del sacro Corano o delle du'a con relativa traduzione, affinché, se Dio vuole, abbia successo negli studi?
Risposta concisa

Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile e ambito.

I requisiti per uno studio dal rendimento positivo sono:

1.     Obiettivo, motivazione ed entusiasmo.

2.     Buonumore e pazienza.

3.     Ordine, programmazione e conoscenza dei metodi corretti e scientifici per studiare.

4.     Assiduità, riposo, svago ed esercizi di riscaldamento.

5.     Scelta di libri appartenenti alla propria specializzazione e comprensione.

6.     Luogo silenzioso, con temperatura adeguata e luce sufficiente.

7.     Utilizzare strumenti semplici e idonei allo studio; rispettare i consigli scientifici e medici al riguardo.

8.     Sintetizzare e annotare.

9.     Memorizzare, ricordare e applicare i concetti studiati.

10.  Sana alimentazione.

11.  Purità interiore e spirituale, in particolar modo avere sempre il wudhu.

12.  Pregare di capire meglio.

Il nostro nobile Profeta (S), la creatura più saggia, chiese al proprio Dio:

"زِدْنِی عِلْماً"

“Accresci la mia scienza”.

Vi consigliamo di recitare la du'a per lo studio la cui traduzione è la seguente:

“O Dio, liberaci dall’oscurità e onoraci con la luce della comprensione; o Signore, apri a noi le porte della Tua grazia ed elargisci a noi i tesori della Tua scienza; per la Tua grazia, o più Benevolo dei benevoli”.

Se Dio vuole, leggendo questa du'a, oppure chiedendo di comprendere con ogni altra du'a e in qualsiasi lingua, e altresì rispettando le condizioni citate, il rendimento nello studio si accrescerà.

Risposta dettagliata

Studiare significa osservare con attenzione una cosa per capire e ottenere informazioni da essa, per questo lo studio è accompagnato da riflessione, attenzione e comprensione, e ogni lettura che non è seguita da queste caratteristiche non può essere definita “studio”[1]. Senza dubbio emergere dall’ignoranza e unirsi all’oceano della conoscenza, richiede condizioni che, se assenti, non permetteranno di raggiungere lo studio ambito e utile.

A questo punto, noi, per raggiungere questo nobile obiettivo, elencheremo le condizioni più importanti necessarie per ottenere uno studio di successo:

Prima condizione - Colui che studia deve applicarsi allo studio con una forte motivazione e fervore, poiché lo stimolo principale di ogni lavoro o azione, è l’interesse verso di esso.

Seconda condizione - Brio e pazienza nello studio, poiché nei casi d’indisposizione e angoscia, l’anima non ha la pazienza né la capacità di studiare e imparare.

Terza condizione - Scegliere orari adeguati e gradevoli, come l’alba e la mattina presto che aumentano la capacità di comprensione e memorizzazione dei concetti.[2]

Se studiamo in modo professionale, possiamo farlo in qualsiasi momento senza che cambi l’efficienza nell’orario scelto; ogni ora per noi sarà gradevole. Infatti i diversi test, che sono stati eseguiti per stabilire il periodo migliore per studiare e misurare l’efficienza nei vari orari, hanno chiarito che non esiste un criterio per preferire alcune ore ad altre. È stato però dimostrato che lo studio immediatamente dopo il riposo notturno, a volte, non ha un esito positivo, ma trascorsi venti o trenta minuti da quando ci si è svegliati, niente ostacolerà poi lo studio e la sua efficienza sarà proficua.

Nel caso non fossimo degli studiosi professionisti, dobbiamo applicarci allo studio nelle ore in cui abbiamo più entusiasmo e accantonarlo quando non abbiamo voglia.

Quarta condizione - Studi mirati e scelta di libri e argomenti idonei alla propria specializzazione, comprensione e conoscenza, nonché utilizzo di un metodo corretto e scientifico per lo studio, in particolar modo la lettura veloce e non quella parola per parola trattenendosi sui singoli vocaboli; infatti questo metodo non è approvato scientificamente e rende inattiva gran parte della capacità mentale sprecando tempo. Inoltre, colui che vuole studiare deve pianificare la propria giornata e studiare in base ad un programma ben definito, applicabile durante la settimana, il mese e l’anno, e preservandolo da ogni tipo di disorganizzazione e disturbo.

Quinta condizione - Colui che studia deve proteggere il proprio programma di studio, seriamente ed assiduamente, senza che niente possa impedirgli di studiare e ricercare, bensì sforzarsi di raggiungere le vette della conoscenza.

Sesta condizione - Il ricercatore, in possesso di un programma di studio, deve stabilire momenti di riposo e svago nel corso della giornata: riposare cinque-dieci minuti ogni trenta-quaranta minuti di studio, sì da mantenere la propria salute ed avere la forza fisica e spirituale per studiare e ricercare nuovamente.

Settima condizione - Il luogo dove si studia dev’essere silenzioso e privo di decorazioni; ogni cosa che può deconcentrare dev’essere rimossa. Inoltre il luogo in questione deve essere illuminato a sufficienza, ben aerato e avere una temperatura adeguata.

Ottava condizione - Gli strumenti di studio, quali la scrivania e la sedia devono essere semplici e conformi agli standard. Colui che studia deve avere una sufficiente conoscenza del loro utilizzo e rispettarne i principi scientifici e i consigli medici, come: la posizione corretta per stare seduti; alzarsi e camminare dopo un certo periodo di tempo che si è seduti e compiere riscaldamento fisico; rispettare la distanza adeguata tra gli occhi e il testo (almeno trenta centimetri). Tutto ciò per non rovinare la salute.

Nona condizione - Attraverso la sintesi e l’annotazione dei concetti e titoli chiave di un libro, nonché attraverso l’evidenziazione e la classificazione dei concetti, si può migliorare la competenza nel testo.

Decima condizione – Confidare in Dio e fare ricorso a Lui; la purità interiore e spirituale, in particolar modo essere continuamente in stato di wudhu, svolgono un ruolo importante nell’ottenere la conoscenza.

Undicesima condizione - Una corretta alimentazione, che procuri le sostanze necessarie al corpo, soprattutto al cervello, permette di studiare senza problemi. La dieta alimentare deve essere regolata in modo da soddisfare i bisogni del cervello. Si consiglia l’utilizzo di latticini, proteine, cereali, verdure e frutta, fresca e secca, come noci, mandorle e nocciole[3].

Dodicesima condizione - Invocare e ricordare Iddio, richiedendo una comprensione migliore e maggiore; supplicare nella propria lingua o in arabo.

Il nostro nobile Profeta (S), la creatura più saggia, chiese al proprio Dio:

"ربّ زِدْنِی عِلْماً"

“Signor mio, accresci la mia scienza”[4].

Vi consigliamo di recitare anche le seguenti du'a:

1.    

 

"اللهم اخرجنی من ظلمات الوهم و اکرمنی بنور الفهم اللهم افتح علینا ابواب رحمتک و انشر علینا خزائن علومک برحمتک یا ارحم الراحمین"

Allahumma akhrijni min zulumatil-wahm wa akrimni bi-nuril-fahm; Allahumma-ftah 'alayna abwaba rahmatik wa-nshur 'alayna khaza'ina 'ulumik, bi-rahmatika ya Arhamar-rahimin.

“O Dio, liberaci dall’oscurità e onoraci con la luce della comprensione; o Signore, apri a noi le porte della Tua grazia ed elargisci a noi i tesori della Tua scienza; per la Tua grazia, o più Benevolo dei benevoli”[5].

2.    

 

"اللهم إنی أعوذ بک أن أضل أو أضل أو أزل أو أزل أو أظلم أو أظلم أو أجهل أو یجهل علی اللهم انفعنی بما علمتنی و علمنی ما ینفعنی و زدنی علما و الحمد لله على کل حال اللهم إنی أعوذ بک من علم لا ینفع و من قلب لا یخشع و من نفس لا تشبع و من دعاء لا یسمع"

Allahumma inni a'uzu bi-ka an udhillu aw udhallu aw uzillu aw uzallu aw azlimu aw uzlamu aw ujhilu aw yujhalu alayya; allahumma-nfa'ni bi-ma 'allamtani wa 'allimni ma yanfa'uni wa zidni 'ilman wal-hamdulillahi 'ala kulli hal; allahumma inni a'uzu bi-ka min 'ilmin la yanfa'u wa min qalbin la yakhsha'u wa min nafsin la tashba'u wa min du'a'in la yusma'[6]

“O Iddio, mi rifugio in Te dal fatto che io possa deviare o sia deviato, faccia errare o erri, opprima o venga oppresso, porti all’ignoranza o sia affetto da essa. O Dio, rendimi utile con la conoscenza che mi hai insegnato, e guidami alla conoscenza che mi sia proficua. O Signore aumenta i miei livelli di conoscenza. La vera gratitudine appartiene a Dio l’Altissimo in tutte le circostanze. O Iddio mi rifugio in Te dalla conoscenza che non è proficua; dal cuore che non si sottomette né s’inclina, di fronte alla verità; dalla brama che non si sazia e dalla du'a che non viene esaudita”[7].

Leggendo questa du'a, oppure chiedendo la comprensione con qualunque du'a e in qualsiasi lingua, e rispettando le condizioni citate, sarà fornita la base per ricevere conoscenze e fare ricerca. Bisogna tuttavia considerare che la mera recitazione di queste du'a,  sprovvista delle altre condizioni di studio, non porterà mai al risultato ambito[8].



[1] Abdol-Rahim Mugahi, Ravesh-e Motale'eh va Talkhis, pag. 23, le prime quattro righe.

[2] F. Shajari, Yadghiri-e Khallaq, pag. 125, righe 15-25, Anjoman-e qalam-e Iran, 1998.

[3] Ivi, pag. 119

[4] Sacro Corano, 20:114; cfr.: Tafsir-eHedayat, traduzione dell’esegesi Min Huda al-Qur'an, vol. 14, pag. 327.

[5] Sheykh 'Abbas Qomi, Mafatih al-Jinan, pag. 1201, Do'a-ye motale'eh.

[6] Shahid Thani, Munyat al-Murid, pag. 211.

[7] Maniyyat al-Murid, trad., Seyyed Mohammad Baqer, Adab-e Ta'lim vaTa'allom dar Eslam, pag. 267.

[8] Per maggiori informazioni cfr.: Mohammad Dashti, Abzar va Ravesh-e Tahqiq, Mehr Qom, 1987; Ravesh-e Motale'eh, Edare-ye koll-e amuzesh zemn-e khedmat, seconda ristampa, 1981; F. Shajari, Yadghiri-e Khallaq, Anjoman-e qalam-e Iran, 1998; Abdol-Rahim Mugahi, Ravesh-e Motale'eh vaTalkhis.

Traduzione della domanda in altre lingue
Commenti
Numero di commenti 0
Inserisci il valore
esempio : Yourname@YourDomane.ext
Inserisci il valore
Inserisci il valore

Elenco degli argomenti

Domande a caso

Le più visitate

  • Qual è la regola islamica in merito ai rapporti tra una ragazza e un ragazzo?
    63285 Diritto e Precetti 2011/05/22
    Dal punto di vista islamico la donna e l’uomo sono due esseri complementari e Iddio il Benevolo li ha creati l’uno per l’altro. Uno dei bisogni che la donna e l’uomo provano l’uno per l’altro, è quello sessuale. Tuttavia per soddisfare questa necessità, occorre rispettare le regole ...
  • Come si può abbandonare il vizio della masturbazione?
    39677 Etica pratica 2011/08/04
    Il peccato è come una palude putrida che, più l’essere umano vi sprofonda, meno ne sente l’odore, poiché si è indebolito il suo olfatto e non si rende conto che sta affondando.Nonostante ciò, la seria decisione dell’essere umano di tornare da qualsiasi punto ...
  • Qual è la norma riguardante il radere la barba e la depilazione dei peli del corpo?
    38387 Etica 2011/12/21
    È considerato vietato radere la barba, con una lama o un rasoio elettrico, solamente nel caso che gli altri dicano che uno non possiede più la barba.Anche radere una parte della barba (come spiegato sopra) equivale al raderla tutta
  • Chi è il Dajjal? Spiegate chi è e gli hadìth che lo riguardano.
    34548 Teologia antica 2011/02/08
    Uno dei segni della manifestazione del Mahdi (AJ) è l’apparizione di un essere deviato e deviante definito “Dajjal”. Terminologicamente questa parola viene attribuita a ogni bugiardo. È stato descritto in modo molto strano, e poiché la maggior parte di questi hadìth, che si trovano ...
  • Perché nell’Islam l’apostata viene giustiziato? Ciò non è contro la libertà di pensiero?
    30658 Diritto e Precetti 2010/08/16
    L’apostasia è la manifestazione dell’abbandono della religione e generalmente ha come conseguenza l’invito degli altri a lasciare la propria religione. La punizione dell’apostata non è applicata a colui che abbandona la propria religione ma non lo manifesta agli altri, perciò il motivo di questa punizione non è ...
  • Per favore spieghi la base del pensiero sciita e le sue caratteristiche.
    27099 Teologia antica 2011/04/20
    Il sacro Corano è la base del pensiero sciita e altresì la fonte di tutte le scienze sciite.Il sacro Corano considera prove sia il significato esplicito dei versetti, sia i detti, il comportamento e l’approvazione tacita del nobile Messaggero (S), e di conseguenza ...
  • È vietato festeggiare il compleanno?
    23915 Diritto e Precetti 2012/06/09
    Le feste di compleanno non rispecchiano una tradizione islamica e negli insegnamenti islamici non esistono consigli in tal senso. Noi non intendiamo condannare questa nuova tradizione, pur non approvando le tradizioni importate pedissequamente da altri, poiché siamo convinti che le tradizioni debbano essere profondamente radicate nella coscienza ...
  • Qual è la norma che regola la depilazione femminile delle sopracciglia? E di fronte al marito?
    23362 Diritto e Precetti 2013/12/19
    L'atto di depilare le sopracciglia per le donne, di per sé, non presenta problemi. Nell'Islam è considerato meritorio truccarsi per il marito e una donna che trascuri il trucco e l'abbellirsi per il marito, è biasimata. Pertanto i giurisperiti sciiti, nonostante incitino le donne a rispettare tale ...
  • Perché l’uomo non può indossare l’oro?
    20673 Filosofia del diritto e dei precetti 2011/05/08
    Questa domanda non ha una risposta concisa; selezionate la risposta dettagliata. ...
  • Vi sono versetti del Corano o du'a per aver successo e aumentare il rendimento nello studio?
    20422 Etica pratica 2011/08/20
    Lo studio consiste nell’osservare una cosa con precisione e attenzione per capire e ottenere informazioni. Perciò ogni lettura priva di queste caratteristiche non è considerata “studiare”. È ovvio che lo studio, come ogni altra azione, richiede il rispetto di certe condizioni tramite cui ottenere un rendimento utile ...