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Data aggiornamento: 2012/03/08
Domanda concisa
La creazione di Gesù (A) senza un padre, non è forse un privilegio? Se è così, perché la più nobile delle creature, ossia il Profeta Muhammad (S), non ha avuto tale privilegio?
Domanda
La creazione di Gesù (A) senza un padre, non è forse un privilegio? Se è così, perché la più nobile delle creature, ossia il Profeta Muhammad (S), non ha avuto tale privilegio?
Risposta concisa

Sebbene il Profeta dell’Islam (S) sia il migliore tra i profeti divini, ciò non vuol dire che possieda tutte le caratteristiche degli altri profeti. Inoltre la nascita senza padre, benché in un determinato tempo storico potesse essere necessaria per comunicare il messaggio divino e portarne a termine la prova (hujjah), di per sé non è considerata una peculiarità per la persona in questione.

Questa caratteristica del nobile Gesù (A), nella sua epoca, era un ottimo strumento per divulgare le regole divine; visto però che nell’era proto-islamica il politeismo era andato diffondendosi tra l’ebraismo e il cristianesimo, e che i politeisti dell’Hijaz praticavano anche con atti materiali l’idolatria, probabilmente la manifestazione di un altro profeta nato miracolosamente, avrebbe indotto i politeisti a considerarlo un nuovo figlio di Dio, creando quindi nuove credenze politeiste sotto una nuova forma, contraddicendo così l’obiettivo di Dio.

Per questo motivo Iddio nel sacro Corano ricorda più volte al Profeta dell’Islam (S), di esporre le proprie caratteristiche umane alla gente.

Risposta dettagliata

Nonostante il Profeta dell’Islam (S) sia il migliore tra i profeti divini, ciò non vuol dire che possieda tutte le caratteristiche degli altri profeti. Alcuni privilegi, come la conoscenza e la vicinanza a Dio, non sono ristretti a un’epoca particolare e, per tali caratteristiche, il Profeta dell’Islam (S) è migliore di tutti i profeti divini, mentre altre caratteristiche sono una peculiarità di un periodo specifico, e per dimostrare la superiorità del Profeta (S) non è necessario che egli le possegga.

Il corso naturale della creazione vuole che le persone nascano da un padre e una madre che vengono riconosciuti come loro genitori. Riguardo a due profeti divini, Iddio ha fatto un’eccezione e li ha creati senza entrambi i genitori (Adamo) e senza padre (Gesù). Iddio in un versetto cita questo fatto dicendo:

"إِنَّ مَثَلَ عيسى‏ عِنْدَ اللَّهِ كَمَثَلِ آدَمَ خَلَقَهُ مِنْ تُرابٍ ثُمَّ قالَ لَهُ كُنْ فَيَكُون"

“In verità, per Allah Gesù è simile ad Adamo che Egli creò dalla polvere, poi disse: «Sii» ed egli fu”[1]. La nascita di questi due profeti divini è segno dell’onnipotenza di Dio. Tale potenza non è ostacolata dalle leggi naturali stabilite da Lui stesso; ossia Iddio, che ha decretato la creazione dell’essere umano in modo che nascesse da un padre e una madre, non è assoggettato a questa legge e, per dimostrare ciò, ha creato due suoi profeti in modo differente dagli altri.

Il Profeta dell’Islam (S) e il privilegio della creazione umana

Ai primordi dell’apostolato del Profeta dell’Islam, la comunità giudaica e i seguaci di Gesù erano diventati politeisti e ognuno di loro credeva in una discendenza di Dio. Iddio dice: “Dicono i giudei: «‘Uzayr è figlio di Allah»; e i nazareni dicono: «Il Messia è figlio di Allah»”[2]. In quella stessa epoca i politeisti dell’Hijaz adoravano molti idoli e consideravano gli angeli figlie di Dio[3].

Queste credenze politeiste si erano diffuse e rafforzate a tal punto fra la gente, che questa non si aspettava un nuovo profeta che camminasse come loro nel mercato[4], si sedesse per terra come loro e dormisse in modo simile a loro, bensì si aspettava una persona nata in modo innaturale, i cui movimenti e qualsiasi aspetto della sua vita fossero fuori dal normale.

In questo ambiente politeista, in cui profeti divini venivano considerati figli di Dio, che conseguenze distruttive avrebbe avuto un altro profeta nato come Gesù o Adamo sulle menti della gente? Non avrebbe rafforzato le loro credenze politeiste? Considerando i precedenti nel credo della gente, un tale profeta avrebbe potuto parlare di monoteismo e di unicità divina e avere poi successo in tale invito?

Allo stesso modo in cui il Corano avversa questi pensieri, più volte ha rammentato esplicitamente la gente in merito a questa chiara verità, contrastando le loro credenze, affermando che il profeta è umano come tutti loro.

Quindi il Profeta (S) si è più volte considerato un essere umano come le altre persone. Il sacro Corano dice: “Di': «Non sono altro che un uomo come voi. Mi è solo stato rivelato (questa è la mia peculiarità rispetto a voi) che il vostro Dio è un Dio Unico»”.[5]

In conclusione se questa virtù del nobile Gesù (A) al suo tempo era un privilegio per divulgare le regole religiose, essa, all’epoca del Profeta dell’Islam (S), avrebbe in realtà potuto rivelarsi un punto debole della religione islamica.

Gesù, la Parola di Dio

Nel Corano, il nobile Gesù (A) viene definito la “Parola di Dio”[6] e viene onorato così come sono stati lodati gli altri profeti per la loro pazienza e resistenza[7], veridicità[8], essere stato purificato[9], ricompensa[10] e discernimento[11]. Tuttavia in nessun versetto né hadìth della Gente della Casa (A), il nobile Gesù (A) è stato lodato perché nato senza padre.

Iddio in alcuni versetti cita le eccellenze e le grazie che ha donato a Gesù (A) e a sua madre dicendo:

 “E quando Allah disse: «O Gesù figlio di Maria, ricorda la Mia grazia su di te e su tua madre e quando ti rafforzai con lo Spirito di Santità! Tanto che parlasti agli uomini dalla culla e in età matura. E quando t’insegnai il Libro, la saggezza, la Torah e il Vangelo. Quando forgiasti con la creta la figura di un uccello, quindi vi soffiasti sopra e col Mio permesso divenne un uccello. Guaristi, col Mio permesso, il cieco nato e il lebbroso. E col Mio permesso risuscitasti il morto. E quando ti difesi dai Figli d'Israele allorché giungesti con le prove. Quelli di loro che non credevano, dissero: Questa è evidente magia»".[12]

La nascita di Gesù da una madre senza un padre, non è stata vana, e all’epoca del nobile Gesù (A), oltre a dimostrare l’onnipotenza di Dio (in cui i Bani Isra'il avevano fede o almeno non era il loro problema principale), costituiva un segno per guidare la gente, ma alcuni non superarono quella prova.

Il sacro Corano dice: “E [ricorda] colei che ha mantenuto la sua castità! Insufflammo in essa del Nostro Spirito e facemmo di lei e di suo figlio un segno per i mondi”.[13]

L’allamah Tabatabai in merito a questo versetto disse: «In questa frase Gesù e sua madre sono stati considerati un segno, poiché il significato di “segno” inteso in esso, è tale tipo di nascita e riguarda entrambi. Giacché Maria precede Gesù nel rappresentare questo segno, è stata nominata lei per prima, “facemmo di lei e di suo figlio”, e non è stato detto ‘facemmo di suo figlio e di lei un segno’».[14]

Tutto ciò era quindi solamente un segno della potenza divina e un mezzo per guidare e mettere alla prova la gente[15], nonostante si possa dire che questo miracolo della nascita di Gesù (A) dal punto di vista della gente di quell’epoca, che conosceva le questioni mediche e naturali, oltre ad essere una prova della potenza divina ed un miracolo, era altresì un privilegio per Gesù (A), che quel nobile utilizzò al meglio per  diffondere la religione divina.

 


[1] Sacro Corano, 3:59.

[2] Sacro Corano, 9:30.

[3] Sacro Corano, 6:100: “Hanno associato ad Allah i jinn, mentre è Lui che li ha creati. E Gli hanno attribuito, senza nulla sapere, figli e figlie. Gloria a Lui: Egli è superiore a quello che Gli attribuiscono”.

[4] Sacro Corano, 25:7: “E dicono: «Ma che Inviato è costui che mangia cibo e cammina nei mercati? Perché non è stato fatto scendere un angelo, che fosse ammonitore assieme a lui?»”.

[5] Sacro Corano, 18:110 e 41:6.

[6] Sacro Corano, 4:171.

[7] Sacro Corano, 38:41.

[8] Sacro Corano, 19:41.

[9] Sacro Corano, 19:51.

[10] Sacro Corano, 38:17.

[11] Sacro Corano, 38:45.

[12] Sacro Corano, 5:110.

[13] Sacro Corano, 21:91.

[14] Mohammad Hosseyn Tabatabai, traduzione dell’esegesi Al-Mizan, vol. 14, pag. 447, Daftar-e entesharat-e eslami, Qom, 1995.

[15] In alcuni hadìth questa caratteristica del nobile Gesù (A) è stata indicata come mezzo per mettere alla prova la gente. Cfr.: Abu al-Hasan Mas'udi, Tarjame-ye Ithbat al-Wasiyyat li-l-Imam Alì ibn Abi Talib, traduzione di Mohammad Javad Najafi, pag. 136, Entesharat-e islamiyyah, Teheran, 1983. È stato tramandato che quando nacque Gesù (A), Satana andò a cercarlo e quando lo trovò, vide che gli angeli lo avevo accerchiato; allorché Satana cercò di avvicinarsi a lui, gli angeli gridarono (e gli impedirono di avvicinarsi a Gesù). Satana chiese: “Chi è il padre di Gesù?!”. Gli angeli risposero: “Gesù è come Adamo (poiché anche il nobile Adamo fu creato senza la presenza di un padre)”. Satana replicò: “Giuro su Dio che (se dividiamo le genti in cinque parti) devierò quattro parti di loro perché Gesù è nato senza padre”.

 

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